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Teleriscaldamento ad Aosta: come bonificare la tua vecchia cisterna di gasolio

Teleriscaldamento ad Aosta: come bonificare la tua vecchia cisterna di gasolio

Il teleriscaldamento rappresenta una soluzione rispettosa dell’ambiente, sicura ed economica per garantire il riscaldamento degli edifici e la fornitura di acqua calda sanitaria.
Si tratta di una grande opportunità di uso razionale dell’energia e un importante contributo per la riduzione dell’inquinamento locale; in questo caso la produzione di energia termica o calore, anziché essere frammentata su numerosi siti, come avviene con il sistema tradizionale, viene assicurata in maniera centralizzata da un unico impianto.

Dal 2017 il teleriscaldamento (téléchauffage o telcha) è presente anche ad Aosta erogato da Nuova Energia con una centrale a biomassa legnosa verso condomini e abitazioni private. Gli oltre 6 mila utenti che scelgono questa soluzione ottengono numerosi vantaggi, in termini di risparmi sulle bollette, assenza di interventi di manutenzione periodica degli impianti, riduzione degli ingombri e della rumorosità degli impianti stessi. Cosa fare della vecchia cisterna di gasolio da riscaldamento? Come smaltirla correttamente? Te lo spieghiamo in questo articolo. 

Serbatoio da bonificare?

Svolgere una corretta manutenzione, trovare nuova destinazione al serbatoio, smaltire nei centri autorizzati dopo il passaggio ad un sistema di riscaldamento geotermico o al metano: per ognuna di queste esigenze legata a serbatoi di combustibile, interrati o fuori terra, Gruppo Marazzato può supportarti attraverso interventi specifici.

Bonifica della cisterna di gasolio da riscaldamento

La bonifica è uno dei procedimenti più completi per mettere in sicurezza un serbatoio e l’area in cui è posizionato prima dello smaltimento vero e proprio in un centro autorizzato. Per effettuarla, l’impresa deve essere in possesso della certificazione di Gestore Ambientale e rilasciare, al termine del procedimento, la documentazione prevista per legge come abbiamo approfondito in Bonifica della cisterna di gasolio: iter e normativa.

La bonifica si svolge lungo un processo composto da 3 fasi principali: 

  1. La pulizia: lavaggio delle pareti interne e ventilazione forzata della cisterna e all’aspirazione del materiale residuo che sarà poi suddiviso sulla base delle sue caratteristiche e trasportato presso impianti di smaltimento autorizzati.
  2. La prova di tenuta: verifica dell’impermeabilizzazione della cisterna per constatare l’eventuale presenza di falle che possono inquinare l’ambiente circostante
  3. Bonifica: rilascio del Formulario Rifiuti del serbatoio e certificazione gas-free per escludere rischi legati alla formulazione di un’atmosfera interna, documenti che attestino la regolare bonifica.

In seguito alla bonifica è possibile richiedere lo smaltimento, con la rimozione dal terreno e il trasporto della cisterna verso il nostro impianto di smaltimento autorizzato di questo tipo di rifiuto. 

La rimozione viene vista come la naturale conseguenza della messa fuori uso del serbatoio. Tuttavia, in base al quadro normativo vigente non vi è un obbligo giuridico in tal senso. La rimozione potrebbe essere oggetto di specifica prescrizione a opera dell’autorità preposta al settore urbanistico-edilizio, nei casi in cui l’area su cui insiste il serbatoio debba essere restituita alla sua originale destinazione urbanistica. Anche in questo caso, tuttavia, non è da escludere che l’autorità competente si orienti diversamente e consenta che il serbatoio dismesso venga definitivamente mantenuto, in sicurezza, nel sottosuolo. In ogni caso, è importante evidenziare che, qualora sia impossibile rimuovere la cisterna, il serbatoio inutilizzato deve essere reso non pericoloso.

Inertizzazione e conversione: due alternative alla bonifica

Poiché la rimozione della cisterna è un’operazione che, per l’uso di macchinari e attrezzature è più complessa e, esistono due alternative a questo procedimento che permettono, a chi non ha necessità di liberare lo spazio occupato o non è tenuto a rispettare un obbligo giuridico, di mantenere la cisterna nella sua posizione originaria.

La prima soluzione è l’inertizzazione, ossia il riempimento del serbatoio con materiale inerte, generalmente sabbia. Qualora non fosse possibile, si ricorre al pompaggio di calcestruzzo o altri materiali inerti per un definitivo seppellimento. Per approfondire, puoi leggere Inertizzazione della cisterna di gasolio

La seconda soluzione è la conversione della cisterna ad altro uso, come la raccolta dell’acqua piovana. Per farlo è possibile procedere con la vetrificazione, l’utilizzo di resine speciali idonee per alimenti sulle pareti interne che danno nuova vita alla cisterna garantendone un cambio sicuro di liquidi.

Cisterna da smaltire?

Sei passato o intendi passare al teleriscaldamento ad Aosta o in Piemonte e possiedi una cisterna da smaltire? Contatta i professionisti di Gruppo Marazzato per un preventivo gratuito senza impegno.

Photo by Sigmund on Unsplash

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